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Bonus amianto per la bonifica - dal 16 novembre 2016

Click day a partire dal 16 novembre per poter presentare domanda di ammissione al credito di imposta del 50% relativo agli interventi di bonifica (rimozione e smaltimento) dell’amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale.

L’intervento deve essere realizzato entro il 2016 e, comunque, all’atto della richiesta di agevolazione deve essere effettuato e concluso, facendo fede la comunicazione alla ASL di avvenuta ultimazione dei lavori.

Sarà possibile presentare domanda entro il 31 marzo 2017 utilizzando la piattaforma web messa a disposizione dal Ministero dell'Ambiente e fino all’esaurimento dei 17 milioni di euro stanziati…

“Un passo fondamentale – ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – che mi auguro possa dare ulteriore slancio ed efficacia al percorso intrapreso per liberare l’Italia dall’amianto, anche puntando ad un maggiore coinvolgimento delle imprese, con nuove risorse e più trasparenza”. 

In sintesi:
Alle imprese che nel 2016 hanno effettuato o intendono completare interventi di bonifica dall’amianto sui loro beni e strutture produttive è riconosciuto un credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute. La spesa complessiva per il progetto di bonifica deve essere compresa tra 20mila e 400mila euro. Interventi con un costo inferiore o superiore non sono ammessi all’agevolazione.

Sono considerate eleggibili le spese per la rimozione e lo smaltimento (quindi non per il semplice incapsulamento o confinamento), anche previo trattamento in impianti autorizzati, di:

  1. a) lastre di amianto piane o ondulate, coperture in eternit;
  2. b) tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, ad uso civile e industriale in amianto;
  3. c) sistemi di coibentazione industriale in amianto.

Sono ammesse, inoltre, le spese di consulenze professionali e perizie tecniche entro il limite del 10% delle spese complessive sostenute e comunque non oltre l'ammontare di 10.000,00 euro per ciascun progetto di bonifica unitariamente considerato.

I lavori di cui all’intervento di bonifica per il quale si richiede il contributo devono essere inseriti in apposito Piano di lavoro, redatto ai sensi dell’art. 256 del D. Lgs. 81/2008 e s.m. e i. - relativo ad intervento di bonifica unitariamente considerato per l’unità produttiva di riferimento - del quale deve essere effettuata comunicazione alla ASL competente, che lo approva secondo le modalità previste.

Le agevolazioni, ha specificato il Ministero dell'Ambiente, sono concesse nei limiti e nelle condizioni del regolamento europeo che prevede che il finanziamento pubblico alle imprese uniche non possa superare, nel triennio, 100mila euro per le imprese di trasporto merci per conto terzi, e 200mila euro per le altre.

Sono invece escluse le imprese di produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, e quelle che operano nei servizi di interesse economico generale, le cui agevolazioni sono disciplinate da altri regolamenti comunitari.

Il bonus non è cumulabile con altre agevolazioni previste dalla normativa nazionale, regionale o comunitaria, in relazione alle medesime voci di spesa.

Come fare domanda:
Innanzitutto va detto che sul portale del ministero dell’ambiente, nell’apposita piattaforma, è possibile registrarsi solo a partire dal 27 ottobre - www.minambienteamianto.ancitel.it.

A decorrere dal 16/11/2016 e sino al 31 marzo 2017, sarà possibile presentare domanda indicando il costo complessivo degli interventi, l’ammontare delle singole spese, l'ammontare del credito d'imposta richiesto. Vanno infine allegati il piano di lavoro del  progetto  di  bonifica, la comunicazione di ultimazione dei lavori inviata alla Asl competente, l’attestazione delle spese sostenute.

Entro 90 giorni dall’invio delle domande, il Ministero dell’Ambiente comunica il riconoscimento o il diniego della domanda.

In caso di riconoscimento, il credito di imposta viene ripartito e utilizzato in tre quote annuali di pari importo.

Deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi e non concorre alla formazione del reddito imponibile.

Per garantire la massima trasparenza e la maggiore comprensione possibile del modulo di presentazione delle istanze, sono disponibili, sulla pagina web del portale, le linee guida alla predisposizione delle domande e le FAQ.

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