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Recupero della ex-fornace di Riccione

Il progetto riguarda il recupero della ex-Fornace di Riccione, complesso industriale adibito alla produzione di laterizi,costruito nel 1908 e dismesso nel 1970.
L’area complessiva di intervento misura mq. 40.000; la superficie coperta è di mq. 3.400 totali.

Le vecchie destinazioni lasciano posto alle nuove, grazie all'intervento di recupero a firma dello studio toscano Pietro Carlo Pellegrini, sfruttando le possibilità spaziali dei vecchi corpi di fabbrica, che mantengono così le loro forme, memoria storica del luogo: nei corpi di fabbrica troveranno posto una Scuola Media di 18 classi per un totale di 450 alunni, un Teatro multifunzionale da 650 posti, una sede ad Uffici, oltre alla sistemazionedegli spazi esterni.

Il progetto ha l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale e per questo è stata privilegiata la sostituzione di edifici preesistenti con nuove realizzazioni di altissima efficienza energetica, senza l’occupazione di ulteriori superfici.

 

Il proposito progettuale è di creare volumi architettonici semplici e riconoscibili, uniformando forme, materiali e colori, reinterpretando gli aspetti storici delle preesistenze archeologiche alla luce della contemporaneità; seguendo un processo di “addizione” mai concluso, il progetto aspira ad una certa continuità con la Storia non tanto in termini stilistici, quanto per la sintassi compositiva, consentendo la trasformazione dell'uso delle opere nel tempo, senza che queste perdano la loro identità.

Da qui il confronto dialettico tra il mattone recuperato e la nuova pelle in laterizio, tra la bicromia “storica” ottenuta sul piano e quella spaziale di progetto, tra la vecchia ciminiera e quella simbolico -ecocompatibile, nuovo “landmark” riccionese.

Si vuole perseguire, infine, la politica del risparmio energetico installando un impianto fotovoltaico composto da moduli colorati rossi in modo da potersi integrare completamente con la struttura dell’edificio.

Realizzazione installazione effettuata da:
Cicai soc.coop.cons.p.a. Rimini

L'utilizzo di moduli fotovoltaici colorati è indicato sia per una migliore integrazione architettonica (come nella referenza applicativa sopracitata) e sia per superare eventuali vincoli paesaggistici.

 

 

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